Test Ride

Harley-Davidson Street Rod 749

Partiamo con la Street Rod, Harley di moderna concezione: leggermente rialzata, con un motore quasi “giapponese” per docilità e funzionamento ma soprattutto con un cambio che è uno dei migliori che ho provato; unica critica forse è l’escursione un po’ lunga ma presto ci si fa l’abitudine. Davanti c’è il doppio disco e la posizione sarebbe quasi da moto “normale”… se non fosse per quel manubrio dritto!

Gambe e busto stanno in posizione arretrata (i più alti soffrono un po’) ma dalla vita in su si è costretti a stare piegati in avanti per arrivare al manubrio, è come se avessero fuso due moto diverse in una e per tutta la prova non sono riuscito a trovare una posizione comoda.

In marcia il motore è calmo (55 cavalli alla ruota) e aprendo il gas, vista anche la massa del veicolo, aumenta per lo più solo il rumore. Per aumentare la velocità bisogna salire di marcia (l’acceleratore è un optional). La strumentazione è misera: una sola lancetta per la velocità e sotto un display lcd monoriga che segna o il contagiri (in numeri) e la marcia inserita o i km (scelta obbligata per sapere quando fare rifornimento visto che non c’è nessuna lancetta del carburante).

Motore - 9
Sospensioni - 8
Freni - 9
Impianto Elettrico - 9
Assistenza - 9

8.8

Ottima moto per avvicinarsi al mondo harley-scrambler. Comoda nella guida. Sterzo facile e non pesante su questo modello

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